CONNATE EXASPERATION - Delusional Primacy

Sleaszy Rider
Esordio sulla lunga distanza per questa band amante delle sonorità più estreme e brutali. L’assalto è all’arma bianca da parte del duo iraniano nativo di Teheran, una terra che è poco conosciuta nel panorama metal a livello mondiale. La coppia di musicisti formata da Sam e George Trakas, prende spunto dalle brutalità offerte da gente come Suffocation , Malevolent Creation, e compagnia brutale. L’opener “Egoistic demise” inizia in maniera distruttiva, riff dissonanti, batteria tellurica ma inficiata da una produzione troppo confusionaria nel suono, e come da tradizione growl sturalavandini. Il drummer George Trakas, ha un uso tecnico e vario del suo lavoro, alternando blast beats a rullate decisive, mentre i riff sono dissonanti, malsani e non lasciano spazio e respiro alcuno; certo, non scoprono l’acqua calda, perché lo stile ha i suoi punti cardine, ma viene ben fatto. “Obsequious supremacy” è devastante; blast beats continui, riffing segaossa e con melodia dissonante tipici del brutal death metal di stampo Usa. L’uso della chitarra nei solos richiama la tradizione mediorientale retaggio culturale del gruppo ma estremizzata, il brano è distruttivo ma sinceramente cinque minuti sono troppo lunghi. “Delusional primacy” è un brano diviso in due parti; la prima è come di conseguenza, composta da riff scarnificanti e privi di melodia; blast beats e rallentamenti improvvisi e growl profondo; tutto che richiama la vecchia scuola; il solo è breve e lancinante come da manuale. La seconda parte inizia con un solo di batteria dinamico, controtempi che ricordano la scuola di Tampa, blast beats, riff segaossa; il brano è dinamico e con cambi di tempo, ma la pecca è sempre il tempo, troppo alto il minutaggio. “Hollow mentality” è una brevissima strumentale di poco più di trenta secondi composta da arpeggi ribassati e dissonanti, maligni. Esordio per i nostri e allora voglio essere buono; perché purtroppo questa band complice anche una produzione che è sotto le aspettative per quanto riguarda i suoni di batteria, rischia di finire nelle fila dei gruppi derivativi; la tecnica c’è ma spesso i brani peccano di troppo minutaggio (7 minuti per un brano brutal è troppo), e devono dare più spinta e varietà ai brani per distinguersi dal resto. 

Voto: 6/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli